La valutazione clinico diagnostica ad orientamento umanistico e bioenergetico
Il corpo ha iniziato ad essere protagonista in psicoterapia grazie alla Psicologia Umanistica o psicologia della “Terza Forza”. Questa psicologia, fondata sull’integrazione e sulla molteplicità degli approcci utilizzati, sulla pluralità di metodi e tecniche e sul dinamismo e l’azione, pone l’attenzione sulla persona e sulle sue esperienze di vita quale oggetto e strumento essenziale allo studio dell’uomo.
In particolare questo approccio attribuisce particolare importanza ad alcune qualità umane considerate peculiari per l’uomo stesso, come la scelta, la creatività e l’autorealizzazione, contrapponendosi ad una visione dell’uomo meccanicistica e riduzionista. La psicologia umanistica apre dunque uno spiraglio nel campo della ricerca e della psicoterapia dando maggiore priorità alla significatività degli eventi di vita e rendendo di interesse primario la valorizzazione dell’esperienza e della dignità di ogni persona.
Alla luce di questo possiamo affermare che la psicoterapia ad orientamento umanistico amplia la visione dell’uomo. La persona viene vista come unità bio – psico – sociale e l’attenzione viene posta sulla sua vita emozionale e psichica, sullo stile relazionale e sugli aspetti biologici e corporei.
Questi tre linguaggi mettono in luce l’interazione tra la persona e l’ambiente esterno sottolineando l’importanza che il corpo riveste in questa relazione ed è qui che la Bioenergetica offre il suo prezioso contributo.
La bioenergetica è un metodo che cerca di capire la personalità umana dal punto di vista del corpo. Il concetto di unità mente corpo risulta infatti ancora di difficile comprensione, soprattutto nell’ottica in cui tutte le esperienze di vita che viviamo sono primariamente dei fenomeni corporei.
Ogni essere umano vive infatti le esperienze sulla base di ciò che accade nel suo corpo e il modo in cui vive quell’esperienza, come per esempio l’emozione, dipenderà dalla vitalità del suo corpo.
Per anni la psicoterapia ha tentato di aiutare le persone a superare i propri conflitti emotivi ignorando il corpo ma con risultati limitati. Da qui, nasce dunque l’esigenza di un metodo in grado di produrre cambiamenti negli schemi di comportamento, un metodo dotato di forte carica affettiva che permetta alla persona di sentire e conoscere i propri conflitti emotivi attraverso il proprio corpo per poterli così superare.