I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono caratterizzati da un persistente disturbo alimentare o da comportamenti inerenti l’alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo e che compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale della persona. possono interessare sia i bambini che gli adulti.
Nell’Anoressia nervosa ritroviamo tre caratteristiche essenziali: persistente restrizione nell’assunzione di calorie; intensa paura di aumentare di peso o di ingrassare; significativa alterazione della percezione di sé relativa alla forma e al peso del corpo. Spesso tali individui mancano di consapevolezza rispetto alla malattia e necessitano di un intervento integrato.
In caso di Bulimia nevosa la persona presenta ricorrenti episodi di abbuffata nei quali vengono ingerite enormi quantità di cibo e vi è la sensazione di perdere il controllo. A seguito possono essere messe in atto inappropriate condotte di eliminazione come vomito autoindotto, abuso di lassativi o diuretici. Il Disturbo da binge-eating si presenta invece con abbuffate ricorrenti e peculiari caratteristiche rispetto alle modalità di assunzione del cibo, l’abbuffata viene vissuta con grande disagio e non prevede condotte di eliminazione.
Patologie del comportamento alimentare come l’ anoressia possono essere viste come l’impossibilità di seguire il proprio sviluppo naturale a causa di una mancata esperienza nel soddisfare i propri bisogni fondamentali, un compromesso per non contattare i propri bisogni frustrati, nel tentativo di evitare il dolore. Il disagio che il paziente ci porta diviene così l’unica modalità per l’uomo per “risvegliarsi” e prendere contatto con le proprie carenze, nel tentativo di poterle colmare.
Alice Miller evidenzia come la negazione dei bisogni di accudimento frustrati, porta la persona a non sapere di che cosa ha bisogno, di quale cibo può nutrirsi. Per liberarsene dovrebbe fare l’esperienza di sentirsi ascoltata, capita, presa sul serio e di non doversi più nascondere. Solo in quel momento saprebbe qual è in nutrimento che sta cercando dalla vita (Miller, 2005).
Maslow, esponente della psicoterapia umanista, in questo senso parla di una “terapia del risarcimento”, risarcimento dei bisogni frustrati, che può avvenire attraverso la relazione stabilita fra paziente e terapeuta.